SIAMO CIO' CHE MANGIAMO


12 gennaio 2010-articolo tratto da contiandrea.wordpress.com

I latticini non differiscono molto dalla carne. A differenza delle sane proteine vegetali, tutte le proteine animali generano acidità nel nostro corpo, facilitando problematiche come 

  • Alterazioni della flora intestinale, reazioni immunologiche (raffreddore da fieno, asma, allergie, ecc) 
  • Affezioni cutanee 
  • Candidosi
  • Cefalee, emicranie, dolori strani alla schiena ed alle articolazioni
  • Depressione, irritabilità, spossatezza
  • Intossicazione corporea
  • Maggiore sensibilità al dolore, stanchezza muscolare
  • Malattie cardiocircolatorie  
  • Malattie del tratto digerente, per esempio bruciori di stomaco, ulcera gastrica, calcoli biliari, emorroidi 
  • Minor rendimento ed attenzione
  • Osteoporosi, reumatismi 
  • Stanchezza cronica

Una ricerca che mette fortemente in dubbio i benefici diun’alimentazione troppo ricca in formaggi e carni è stata fatta presso l’Università della California di San Francisco, daDeborah Sellmeyer ed è emerso, con uno studio pubblicato sull’American Journal of Cli­nical Nutrition, che le donne adulte che consumano più proteine animali che ve­getali generalmente corrono maggiori rischi di frattura dell’anca e di indebolimento delle ossa.

La spiegazione della studiosa è semplice:

“Mangiamo troppa carne, troppo formaggio e troppi pane e pasta. Tutto ciò avvia una acidosi metabolica. In più, si tratta di cibi ricchi di fosforo, che il corpo trasforma in acido fosforico. Negli ultimi quarant’anni abbiamo aumentato del 50% l’assunzione di proteine produttrici di acido. Anche nostri antenati mangiavano carne, ma la controbilanciavano con quantità altrettanto grandi di frutta e verdura, che noi in­vece ignoriamo”.

Quante persone avete conosciuto nella vostra vita che per combattere l’acidità di stomaco notturna bevono il latte?

Il sistema funziona effettivamente: l’acidità passa… per mezz’ora, non di più!

Difatti il latte crea una patina sulla superfice dello stomaco, sottraendolo per 30 minuti dall’attacco degli acidi. Il problema è che queste persone continueranno a soffrire di gastrite in futuro.

Le proteine del latte difatti sono di natura acida e tenderanno ad acidificare lo stomaco e il resto del corpo. I contro di questa maggiore acidità sono molti. Difatti le proteine animali per essere smaltite, consumano calcio (Ca++)a differenza di ciò che viene detto ancora oggi da noti nutrizionisti della tv.

Potremmo assimilare il latte ad uno strozzino: ci dà un pò di calcio per poi sottrarcelo con gli interessi.

Le proteine del latte, sommate a quelle provenienti da carne e pesce, costringono l’organismo a sottrarre calcio all’osso per poter provvedere al loro smaltimento.

In sintesi, dunque, gli alimenti più a rischio per la produzione di acidi (e dunque per la disgregazione del tessuto osseo) sono i formaggi duri, le carni, gli spaghetti, il cioccolato al latte. A far più danni di tutti tra i latticini, sarebbero proprio i formaggi che noi amiamo di più, quelli tradizionali a pasta dura, come parmigiano e grana. Thomas Remer, dell’Istituto di Ricerca sulla Nutrizione Infantile di Dortmund, che ha seguito l’indagine americana commentò lo studio così:

“C’è un motivo. Si tratta infatti di formaggi per la cui produzione vengono proprio sottratti quei liquidi che contengono le sostanze basiche che, in teoria almeno, contrastano ed equilibrano quelle acide”. In sintesi, dunque, limitiamo quei cibi che producono acidi e che quindi danneggiano il metabolismo osseo.

Al contrario, dovremmo abbondare di frutta (se siamo in transizione anche di verdura) in particolare pomodori, avogado, cetrioli, olive, olio denocciolato, mele a volontà e banane che esercitano una azione efficace contro gli acidi, e dunque “riparano” le  ossa danneggiate. 

Quindi importante è avere un’alimentazione equilibrata e non farsi guidare dalla gola ingurgitando quantità di formaggi a pasta dura e zuccheri raffinati!

Nella frutta in primo luogo, secondariamente per chi è in transizione nella verdura, nei semi e nei germogli troviamo tutto ciò che ci serve e della migliore qualità: vitamine, proteine, sali minerali, zuccheri semplici (fruttosio), fibre, acqua e quant’altro.

Inoltre la frutta raggiunge anche i 3 gr di proteine per 100 gr di peso, quasi come il latte, solo che non contiene grassi che innalzano il colesterolo ed anzi ha molte vitamine e sali minerali.

Gli animali più forti e resistenti alle fatiche fisiche sono vegetariani/fruttariani: l’elefante, il rinoceronte, l’ippopotamo, le scimmie antropomorfe (scimpanzé, gorilla, etc.) e quelli che l’uomo ha sempre sfruttato per eseguire lavori pesanti: il bue, il cavallo, l’asino. Gli animali longevi sono vegetariani: l’elefante.

Quando evitiamo intermediari (promotori farmaceutici, pubblicità, tv) ed usiamo i nostri occhi per vedere le cose, il mondo ha tutto un altro aspetto.

Tutto si fa più chiaro, ci riappropriamo della nostra salute psico-fisica ed è tutto molto più semplice.

Così hanno saputo fare i grandi della storia come Gahndi, Leonardo da Vinci, Einstein, Tiziano Terzani,  Benjamin Franklin, Jean Jacques Rousseau, Plutarco, Pitagora, Lucrezio, e molti altri.
Anche ai giorni d’oggi cantanti, poeti, atleti olimpionici medagliati, attori famosi, uomini dello spettacolo e della politica hanno intrapreso questa evoluzione.